Trasferta Airdrie Dopo aver terminato l'anno in bellezza con una convincente vittoria per 0-4 in casa del Dunfermline, il 2 Gennaio i Rangers ritornano in campo ad Airdrie, nel Lanarkshire settentrionale. E' una trasferta breve dato che da Glasgow si impiega circa una mezz'ora per arrivare a destinazione. L'appuntamento al supporters bus con Luca, Alessandra e il gruppo di tifosi scozzesi dell'altra volta è stato fissato per le 14:00 in un parcheggio vicino la "Central Station". Approfittando del tardo Kick Off alle 17:30, ci fermiamo a bere di strada nella taverna di un supporters club a Cambuslang. Musica dal vivo, tantissima gente, Union jacks e Rangers badges ovunque ma sopratutto fiumi di birra. Dopo aver trascorso un paio d'ore in compagnia, avendo modo di conoscere meglio alcuni ragazzi del bus, ci si rimette in viaggio. Arriviamo nella cittadina di Airdrie, invasa da migliaia di supporters "lightblues", mezz'ora prima dell'inizio del match. L'autista ci fa scendere proprio a due passi dagli altissimi cancelli che delimitano la North stand dell' Excelsior stadium, dove abbiamo i nostri tickets. Stavolta faccio in tempo a comprare il match programme da un venditore che si era posizionato accanto ai tornelli d'ingresso. Come sempre, siamo dentro in un batter d'occhio. Il piccolo impianto degli Airdrieonians, ultimi in classifica, con un record difensivo molto negativo, mi fa una bella impressione. Nonostante sia stato recentemente ristrutturato ha comunque mantenuto l'anima caratteristica degli stadi britannici. Pochi minuti dopo esserci accomodati ai nostri posti in terza fila, praticamente in campo, le squadre escono dal tunnel tra gli applausi del pubblico. I tifosi di casa occupano solamente la "Main stand" in quanto tutti gli altri settori dello stadio sono stati concessi al solito incredibile seguito di supporters in trasferta dei Rangers. Prima del calcio d'inizio viene osservato un minuto di silenzio per le 66 vittime del disastro di Ibrox, avvenuto nel 2 gennaio del 1971, in seguito al crollo di una stand. Il manager Ally McCoist e i dirigenti, prima di partire per il match day, avevano lasciato un simbolico mazzo di fiori sotto la statua di John Greig fuori la "Copland road" di Ibrox, eretta proprio in onore di chi aveva perso la vita quel giorno. Probabilmente e condivisibilmente anche per questo l'atmosfera di partenza è meno agitata ed esuberante rispetto al match precedente. Va detto comunque che, smaltita l'emozione e la commozione, sono stati rispettati gli standards di tifo. Una volta Iniziata la partita, il copione dello sviluppo delle azioni è il solito. Rangers lanciati in avanti, cercando in qualsiasi modo la via del goal, e padroni di casa barricati in difesa. Verso i primi 20 minuti di gioco, a sbloccare il risultato ci pensa Lewis MacLeod che, lanciato da una sponda aerea di Jon Daly, scatena tutta la potenza del suo destro con un piazzato all'angolino dal limite dell'area di rigore. I Gers sprecheranno l'opportunità di raddoppiare con un tiro di poco fuori in area di Lee Wallace, dopo aver ridicolizzato l'avversario con un sombrero, un destro al volo nuovamente dal limite sempre del giovane Lewis MacLeod e un incornata su corner di Mohsni che grida ancora vendetta. All'intervallo le squadre rientrano solamente sullo 0-1. Nel break, io e Luca, mettiamo in bella mostra a bordo campo il bannerone degli ItalianGers insieme a tutti gli altri dei vari supporters clubs. Cribari, che si stava scaldando a centrocampo insieme a Peralta, riconosce la bandiera italiana e ricambia un nostro saluto. Poco prima dell'inizio del secondo tempo, notiamo che Nacho Novo si trova qualche fila sopra di noi a vedere la partita. Lo incrociamo di rientro dal bar e cogliamo l'occasione per farci una foto insieme e scambiare due parole. Nella ripresa l'intensità dei nostri si abbassa notevolmente e dalle tribune siamo costretti a vedere L'Airdrie sfiorare più volte il pareggio. Ciò nonostante si alzano diversi famosi cori come "Blue sea of Ibrox", "Rule Britannia", "What's that team they call the Rangers?" e il mitico "Ten german bombers in the air" che rendono il supplizio davanti ai nostri occhi più godibile. Alla fine il goal di MacLeod risulterà decisivo in quanto nessuno si aggiunge al tabellino. Come giustamente osserva Luca, i nostri dopo le feste tendono a rilassarsi un pò troppo. Usciti dallo stadio, torniamo verso la navetta che ci attende nel punto dove ci aveva scaricati. E' tempo di tornare a Glasgow.
C'mon Rangers, C'mon Italiangers!
Edited by rangers f.c. - 19/1/2014, 19:08